Cos’è l’assistenza personale? Intervista a Maria Chiara Paolini
Ecco come sono gli/le assistenti personali che vogliamo farvi trovare su www.expresscare.it: Maria Chiara Paolini ci ha raccontato, con l’abituale chiarezza e incisività delle Witty Wheels, in che modo l’assistenza personale – quella giusta – fa la differenza tra qualità della vita e segregazione delle persone con disabilità.
E questo è anche ciò che abbiamo cercato di trasmettere durante il corso ExpressCare per assistenti, svolto a Bologna dal 5/02: 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ “𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲… 𝗲𝗱 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗯𝗲𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼”.
𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗩𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗔 𝗠𝗔𝗥𝗜𝗔 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗔 𝗣𝗔𝗢𝗟𝗜𝗡𝗜, 𝗕𝗟𝗢𝗚𝗚𝗘𝗥 𝗘 𝗙𝗢𝗥𝗠𝗔𝗧𝗥𝗜𝗖𝗘
𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮, 𝗰𝗼𝘀’𝗲̀ 𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲?
È uno strumento grazie a cui una persona che non è autosufficiente a causa di qualsiasi tipo di disabilità può vivere la propria vita: la persona assume uno o più assistenti che la aiutano a fare quello che lei non riesce a fare da sola.
𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗵𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲?
In generale, vivere la quotidianità con leggerezza e agio. Ho quel senso di libertà e possibilità che mi viene dal farmi aiutare da persone che lo fanno per lavoro.
𝗣𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗹’𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲̀ 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲?
Per moltissime persone non avere assistenza personale garantita dallo stato equivale ad essere segregati. La disponibilità di persone care che ti possano assistere è un privilegio, così come avere ingenti risorse economiche proprie. A causa della scarsità di assistenza personale moltissime persone vivono in istituti e moltissime fanno sacrifici atroci, rinunciando ai propri bisogni essenziali. Rinunce frequenti (due tra tantissime) sono non poter fare pipì o non poter frequentare un corso.
𝗣𝗲𝗻𝘀𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮𝗶 𝗮𝘃𝘂𝘁𝗼, 𝗱𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮/𝗮𝘁𝘁𝗶𝘁𝘂𝗱𝗶𝗻𝗲/𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗼𝗿𝗼, 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗲 𝗵𝗮 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 “𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮” 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮.
Un’assistente di vari anni fa mi ha fatto notare che tendevo a giustificare certe mie richieste, e mi ha esplicitato che il suo ruolo era specificamente quello di aiutarmi in tutto quello che chiedevo. Ero ancora agli inizi e avevo paura di “disturbare” se avevo ripensamenti, oppure se avevo preferenze che giudicavo troppo specifiche. Lei mi ha aiutato a capire concretamente quello che pensavo di aver già capito ma che non sempre mettevo in pratica: semplicemente, che questa professione è una professione di servizio agli altri, e che soddisfare le esigenze della persona disabile è l’obiettivo del lavoro.
In generale, poi, un atteggiamento positivo e proattivo degli assistenti sono fondamentali.
𝗦𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘁𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗶𝗮𝘁𝘁𝗮𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗘𝘅𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗖𝗮𝗿𝗲 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶?
Oltre all’utilità del servizio di domanda e offerta, è utile a livello culturale che si crei informazione su questa professione. Proprio nel senso anche banale di far sapere che questo lavoro esiste, ed è un bel lavoro.